#Lapiziaween: Le strade del male - Recensione

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mercoledì 11 marzo 2020

#Netflix: Isi & Ossi - Una piacevole scoperta


Sta succedendo qualcosa di strano, con il palinsesto di Netflix. Le produzioni sulla quale in molti non punterebbero neanche un soldo sono, invece, quelle che hanno capacità di stupire il pubblico che decide di premere play.

“Isi e Ossi” è arrivato sulla piattaforma di streaming il 14 febbraio, data propizia per i sentimentalismi e per film dalla trama romantica. Ovviamente non si sta parlando del film più innovativo del secolo, ma se si vogliono ammazzare due ore (soprattutto visti i tempi) questo è un modo decente per farlo.


Sarà che sono così assuefatta dai film romantici e dalla loro banalità – si, tutti sappiamo perfettamente cosa succede e come andrà a finire il tutto – che quando vedo un prodotto che non ha quegli stessi orrori faccio salti di gioia. Si sa, i due protagonisti si incontrano, per un pretesto o per un altro iniziano a contaminare i loro mondi di provenienza con la presenza dell’altro, arrivano al punto in cui si piacciono davvero e poi qualcosa li fa litigare e separare, fino a quando non arrivano alla loro catarsi e comprendono finalmente il punto di vista dell’altro abbastanza da potersi sostenere e amare amorevolmente (leggete il mio cinismo vero?). Qui, la cosa che mi ha colpita più di tutte è stata la capacità di riconoscere dei veri e propri caratteri dietro i moventi di trama. Quello che voglio dire è che i personaggi, oltre a possedere quella patina stereotipata che rilega secondo specifica funzione narrati, hanno una profondità non indifferente. È piacevole scoprire i sogni e i desideri dei personaggi e soprattutto notare come essi riescano a mutare grazie alla presenza dell’altro. Una volta tanto non si hanno un lui e un lei che ottengono a pieno quello che era il loro sogno iniziale, ma lo calibrano secondo aspettative e secondo necessità.

I personaggi, dunque, sono la cosa che mi è piaciuta di più, soprattutto i secondari. La famiglia di lui è divertente, sconclusionata e avventata, ma buona parte del loro background ci viene raccontato o all’inizio, dalla voce narrante, o durante le scene in modo organico. I genitori di lei, invece, restano arginati a una maggiore superficialità, ma anche quella fa parte del nucleo centrare dei personaggi. Padre e madre sono insopportabili, un pessimo esempio, ma sono facciate del solito stereotipo del ricco e superficiale. Sono convinti che con i soldi si possa comprare tutto, e considerano normale la ribellione della figlia nonostante la vogliano mettere presto a tacere.
La fotografica è una delle cose più caratterizzanti in generale. Non so se vi è mai capitato di vedere quei tipici film del pomeriggio di Italia uno caratterizzati da quell’arancione pastelloso. Bene o erano francesi o erano tedeschi, o l’unione del confine. E lo si notava immediatamente che quella era una caratteristica che poi era riconducibile alla nazionalità degli attori e dei personaggi. La fotografia arancione e calda è paragonabile ai geni del “biondo e occhi azzurri” per i slavi.
La musica e il mixaggio sono davvero sorprendenti. Il rap la fa da padrone, il che fa assumere alla lingua tedesca una musicalità non sempre facilmente trovabile.


 Isi e Ossi non è il film della vita, ma è un gradevole passatempo se si cerca qualcosa di leggero. Un po’ di sentimentalismo non fa mai male e soprattutto vi permetterà di ritrovare quella nostalgia televisiva se avete più o meno 25 anni.  

2 commenti:

JackMason ha detto...

Una piacevole scoperta?

Alex Fin ha detto...

Il problema è che le persone hanno una comprensione diversa di ciò che significa godersi la vita. Il massimo godimento della vita è senza dubbio la creazione creativa. Ma il https://ilgeniodellostreaming.cloud cinema è ancora sconosciuto....