
Diviso in tre capitolo, la tematica centrale di cui esso tratta è la vita di un individuo che si muove all’inferno di un difficile scenario. Chrion, afroamericano, è costretto a districarsi e a cercare la propria strada in mezzo ai drammi di lussuria, droga, e inadeguatezza che hanno caratterizzato fin da sempre la sua esistenza. Povertà, delinquenza, razzismo, tutti macro-argomenti che vengono posti sulle spalle del singolo, mostrando come pochi film sono stati in grado di fare l’annichilimento del singolo davanti alla vastità dell’identità sociale nella quale è nato.
L’abilità della realizzazione del film la si vede già dalla semplice scelta del cast, perfetto per poter rappresentare la vita del protagonista, con attori in grado di assumere le stesse espressioni per la caratterizzazione che devono portare in scena. Personaggi eclettici, resi perfettamente dall’abilità attoriale, sguardi e sorrisi significativi che sotto le luci fredde riesce a dare un taglio sinistro a quei personaggi dalla dubbia valenza.
L’abilità della realizzazione del film la si vede già dalla semplice scelta del cast, perfetto per poter rappresentare la vita del protagonista, con attori in grado di assumere le stesse espressioni per la caratterizzazione che devono portare in scena. Personaggi eclettici, resi perfettamente dall’abilità attoriale, sguardi e sorrisi significativi che sotto le luci fredde riesce a dare un taglio sinistro a quei personaggi dalla dubbia valenza.

Un film sull’oppressione, sull’impossibilità di agire perché qualunque scelta fatta diviene errata agli occhi di chiunque lo circonda.
Centrale è, senza dubbio, la figura genitoriale e il modo con cui essa viene trattata all'interno della vita del giovane protagonista. Per poter analizzare, infatti, la personalità e la crescita del giovane Chiron, si deve comprendere quello che era il rapporto con chi lo ha messo al mondo e chi invece lo ha cresciuto. Una madre tossico dipendete che gli mostra la durezza e la crudeltà della vita che dovrà affrontare, con un sorriso quieto capace di far immaginare proprio quanto sottile può essere l'ironia di quello che ti circonda e ti contamina.


Perché la chiave di volta del film sembra essere “se gli altri non mi accettano, perché dovrei accettarmi io?”.
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