#Lapiziaween: Le strade del male - Recensione

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venerdì 15 dicembre 2017

"Star Wars - Gli ultimi Jedi": recensione

Proprio in queste ore, mentre viene annunciato al mondo che la Disney ha acquistato parte degli asset della 21st Century Fox, è in sala uno dei figli più attesi di quest'anno: "Star Wars: gli ultimi Jedi". Un nuovo avvincente capitolo, di una delle stage che ha fatto la storia del cinema accompagnando almeno tre diverse generazioni in sala, ha avuto nella giornata del 13 dicembre la prima sul territorio italiano.
-contiene spoiler-

Parto proprio con il citare la Disney per poter parlare di ciò che meno mi è piaciuto nella visione della pellicola (un po' come accadde qualche anno fa davanti all'episodio VII). Nella prima parte del film, tra lentezza narrativa, preamboli e presentazione dei personaggi per ricordarci come li avevamo lasciati, l'ironia e la "parodia" sembrano dilagare in molte delle scene. Un'ironia che punta al sorriso facile, alla risata dei più giovani, che spezza la narrazione senza una vera e propria contro parte; come se dopo la risata mancasse qualcosa che possa farti apprezzare davvero il sorriso che hai sulle labbra perché presto svanirà. In un film del genere non mi aspetto le inquadrature tattiche per rendere protagonisti i teneri pupazzetti che uscendo saranno sicuramente disponibili al Disney Store più vicino, non mi aspetto che si punti così tanto sul brand da far ricadere l'attenzione dello spettatore su cose minoritarie invece che sulla durezza della trama. Abbiamo un film in cui si discute di bene e male, di eterno equilibrio tra luce e ombra, in questo modo ne esce molto banalizzato, lasciando così lo spettatore adulto con l'amaro in bocca.
Nell'eterna dicotomia tra vecchio e nuovo, tra uomo e fede, nel continuo tentativo di ristabilire un nuovo ordine universale in grado di poter abbattere tutto quello che vi era stato fino a quel momento, non ci si aspetta uno Luke off-characters (fuori le classiche corde), capace di far ridere il pubblico ironizzando sull'incapacità di Rey nel trovare il punto esatto in cui la Forza risiede. Seppur successivamente ci vengono mostrate tutte le motivazioni per cui lo Skywalker ha perso la fede nell'ordine e il tutto spinge il pubblico ad amarlo ulteriormente nella scena del suo sacrificio. 
Una delle pecche, che forse ho notato solo io, è il continuo vizio di riciclare scenografie/animazioni da altri film come ha sempre fatto la Disney con alcuni dei suoi cartoni animati più famosi. Ed è così che all'improvviso ci sembra di essere nuovamente su Ego dei Guardiani della Galassia o nell'Askard di Thor; del resto questo punto era l'unica cosa che realmente poteva essere cambiata, considerato quanto già in passato la fotografia o il montaggio erano stati svecchiati in confronto agli episodi usciti tra il '77 e l'83.
Non ci si aspetta neanche tutta questa esplosione sentimentale/romantica che si evince in alcuni personaggi. Le storie d'amore sono sempre state poste secondo linee guida ben precise, non accadevano nel corso di un semplice film, ma vi era tutta la storia e tutte le avventure che portano i protagonisti di quei sentimenti a spingersi sempre più verso l'altro. Basti pensare ad Anakin e Padme o ad Han e Leia, coppie che hanno raggiunto la consapevolezza amorosa e l'hanno usata per un tentativo di cambiamento. Qui molte delle probabili coppie risultano forzate, come se avessero calcato troppo la mano per poter cercare di fare avere un "primo bacio" a chi aveva perso tutto o quasi. 

Durante il secondo tempo torniamo catapultati nel mondo di Lucas, nella quale i Jedi o i Sith riescono a fare grandi cose con il solo uso della mente, prima ancora di impugnare le spade laser. Strategia di guerra, grandi personaggi che si ergono ad eroi o che cercando la propria rivalsa, riescono a rendere epica la conclusione di questo capitolo. Il "to be continued" è dietro l'angolo, inutile dirlo, ma in quel momento la tensione si fa così alta che lo spettatore è portato ad applaudire non appena comprende realmente quello che sta accadendo. Luke e Leia, il loro meraviglioso incontro; Rey pronta a battersi per quello in cui crede nonostante abbia appreso finalmente la verità sui propri genitori; e la nuova speranza che si riaccende. 

Grande è, ancora una volta, il cast di cui si avvale questa pellicola, dalla dolcissima memoria di Carrie Fisher riuscita a completare tutte le riprese a tutti i volti già noti a chi ha visto Il Risveglio della Forza, le ulteriori presenze fanno in modo che ogni più piccolo personaggio abbia la propria importanza. All'appello possiamo chiamare Benicio Del Toro (inutile citare la sua filmografia); Gwendoline Christie (nota ai molti come Brienne di Tarth), Laura Dern (le cui più recenti apparizioni sono state in Big Little Lies e Twin Peaks), o Billie Lourd (Winter nell'ultima stagione di American Horror Story), immancabile riconoscimento va anche al Leader Supremo che a seconda delle inquadrature ricordava Cesare o Gollum interpretati dal magnifico Andy Serkis, per non citare tutti coloro che a prima vista non si riconoscono perchè nascosti dal solito elmetto degli Stormtrooper come Tom Hardy.
Non ci si può per niente lamentare, continuando a parlare un po' più tecnicamente, del meraviglioso montaggio sonoro che vi spingerà, come sempre, a canticchiare la marcia imperiale una volta messo piede fuori dalla sala. 

Nel complesso è un film ludico, piace al pubblico generico, lascia un po' di amaro al fan più sfegatato. Ma che realmente ha battuto molte delle aspettative, così come ha distrutto molte delle teorie più ferventi, ed è stato molto esaltato dalla critica. Dopo quello che era stato l'episodio VI e la bellezza di Rogue One, questo di sicuro si piazza ben più in alto dei due. 

Consigliato: 9/10 

Vale veramente la pena andare al cinema a vedere come gli effetti rendano bene sul grande schermo e sopratutto... finirò anche io con il comprarmi un Porg o una volte di diamante. 

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