Presentato in anteprima nazionale al Giffoni Experience dagli stessi Paul Rudd e Evangeline Lily; ecco che in sala arriva "Ant-Man and The
Wasp", il primo film posteriore
all'uscita in sala della prima parte della nostra "Guerra Infinita",
una dei film più attese per i fan della Marvel per i probabili indizi che si
potrebbero celare al al suo interno. La trama, però, è ben lontana dalla linea temporale riguardante il titano, infatti gli eventi sono precedenti a quelli dell'Infinity War e riguardano solamente i nostri due nuovi eroi e l'universo quantico.
Divertente, irriverente, entusiasmante, aggettivi che possono essere perfetti per descrivere tutta la messa in scena, ma che si prestano meglio a descrivere il personaggio di "papà" Scott e sul suo modo di essere super all'interno di questa pellicola.
Scritto dallo stesso
Paul Rudd assieme a Chris McKenna e Erik Sommers (sceneggiatori di Spiderman
Homecoming), Ant-Man and The Wasp è il primo film del marvel cinematic universe
che ha nel titolo una super-eroina.
Interpretata dalla bellissima
Evangeline Lily, The Wasp sembrerebbe dover avere un ruolo di maggiore
importanza, ma nonostante le numerose scene, nonostante il sex appeal che lei
emana, purtroppo resta comunque relegata al ruolo di spalla, non solo del
nostro supereroe, ma anche del padre. Perfetta, infallibile, decisamente precisa
e intelligentissima, scompare davanti le imperfezioni caratteriali che
riguardano il personaggio di Scott. Ant-man, infatti, nelle sue imperfezioni,
nel suo modo ridicolo di approcciarsi all’azione rende molto più godibili quelle
scene più tecniche o molto più lente, mostrandosi nelle più istintive
preoccupazioni persino verso la figlia.
La fotografia, gli effetti, sono ben curati e strutturai, in grado di coinvolgere ed entusiasmare il pubblico in sala. La musica, iconica, non fa altro che continuare ad autocitarsi, facendo sorridere lo spettatore per gli accostamenti fatti; come in moltissimi altri film di questo universo, la scelta cade abbastanza ovviamente su brani provenienti dagli anni 80 come quelle del gruppo "Adam & The Ants", presenti con "Antmusic" all'interno della stessa pellicola e "Ants Invation" nel trailer.
VOTO: 8/10
Ottimo blockbuster, con qualche piccola pecca.
San Francisco viene
mostrata in tutta la sua bellezza mentre si cerca di scappare dal villain di
turno: Ghost. Interpretata da Hannah John-Kamen questo personaggio, ha ben più margine all'interno del sistema fumettistico, ha subito un cambio di genere. Infatti il team a lavoro sulla pellicola ha ritenuto più interessante scegliere una donna, forse andando alla ricerca di un girl power di certo sprecato, o meglio vanificato, all'interno della narrazione.
Inutile spendere molte parole sul resto del casto o dei personaggi, in quanto appaiono comunque decisamente marginali all'interno di quella che è l'azione scenica.
Inutile spendere molte parole sul resto del casto o dei personaggi, in quanto appaiono comunque decisamente marginali all'interno di quella che è l'azione scenica.
Tra inseguimenti, ingigantimenti
e rimpicciolimenti, la storia rivela qualcosa che probabilmente potrà essere
ben sfruttata successivamente, in altre pellicole, soprattutto se si considera
la scena post-credit. Riportati temporalmente al post-schiocco di dita, Scott
si ritrova completamente da solo, disperso all’interno del mondo quantico,
mentre la famiglia Pym si disgrega.
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