Amy Schumer, meravigliosa attrice comica non che sceneggiatrice, è nota al pubblico per lo più americano per il suo irresistibile talento: lei sa ridere di se e ha fatto di questo il suo cavallo di battaglia. Un talento che di certo viene esaltato all'interno della pellicola presentata in anteprima italiana al Giffoni Experience.
"Come ti divento bella" non gioca sul potere suggestivo delle immagini, come aveva già fatto "Amore a prima svista", ma al contrario gioca a livello psicologico.
La trama è semplice: la nostra bionda protagonista è sottoposta a un continuo confronto con le modelle per il brand di cosmesi per cui lavora. Relegata nell'ultimo ufficio, dell'ultima via, crede che quello sia il posto che si merita di occupare perchè lei non può essere l'immagine dell'azienda, nonostante sogni di lavorare "ai piani alti". La sua autostima è così a terra da odiare l'immagine allo specchio; arrivando a desiderare ardentemente che il suo corpo cambi quasi per magia, dopo un incidente durante una lezione di spinning, si convince di essere diventata "stratosferica" e che quindi può avere il mondo ai suoi piedi.
Di certo trovare come compagne di viaggio Naomi Campbell o Emily Ratajkowski non le rende la vita facile, ma l'ironia del film mostra come anche queste bellissime donne possiedono le loro fragilità e le loro insicurezze. Umanizzando quella bellezza altrimenti irraggiungibile si rafforza l'idea che permea tutta la pellicola: non è lo specchio a parlare, ma quella vocina interiore che, a causa di un incidente per la nostra Renee, riesce ad esplodere e a farti capire che vali.
La trama è semplice: la nostra bionda protagonista è sottoposta a un continuo confronto con le modelle per il brand di cosmesi per cui lavora. Relegata nell'ultimo ufficio, dell'ultima via, crede che quello sia il posto che si merita di occupare perchè lei non può essere l'immagine dell'azienda, nonostante sogni di lavorare "ai piani alti". La sua autostima è così a terra da odiare l'immagine allo specchio; arrivando a desiderare ardentemente che il suo corpo cambi quasi per magia, dopo un incidente durante una lezione di spinning, si convince di essere diventata "stratosferica" e che quindi può avere il mondo ai suoi piedi.
Di certo trovare come compagne di viaggio Naomi Campbell o Emily Ratajkowski non le rende la vita facile, ma l'ironia del film mostra come anche queste bellissime donne possiedono le loro fragilità e le loro insicurezze. Umanizzando quella bellezza altrimenti irraggiungibile si rafforza l'idea che permea tutta la pellicola: non è lo specchio a parlare, ma quella vocina interiore che, a causa di un incidente per la nostra Renee, riesce ad esplodere e a farti capire che vali.
Non mi voglio dilungare più di tanto sulla qualità tecnica della pellicola, è una commedia ci si aspettano solo battute brillanti dalla comicità non scontata, ed è ciò che abbiamo in questo caso. Il cast è formidabile, perchè anche chi non è solito calcare la "macchina da presa" ma le passerelle, risulta credibile nella recitazione dei ruoli assegnatogli. Gli altri attori sono per lo più conosciuti nel settore commedy americano, infatti non fanno altro che incarnare degli stereotipi aggiornati e perfettamente cuciti sulle loro capacità; del resto ognuna di loro fa leva su determinati aspetti caratteriali o fisici già presenti nel loro modo di essere quotidianamente.
Quando esce un film che parla esplicitamente di bellezza femminile, il caos è presto detto. Questa non sarà la solita recensione asettica, dove cerco di pormi in modo imparziale davanti al messaggio portato in scena, per il semplice fatto che di articoli sull'argomento ne ho già visti abbastanza e mi sembra che i "giornalisti" che li hanno scritti non si sono neanche soffermati a guardare il trailer. Quella di Amy Schumer è una storia che in tutte le parti del mondo ha già riscosso il successo che meritava, da milioni di donne, in Italia viene invece ridicolizzata. Il messaggio essenziale, per ogni persona su questo pianeta, indipendentemente dal sesso anagrafico, è che la bellezza non è quella del nostro "guscio" ma è quella che noi proiettiamo verso gli altri. L'insicurezza, più volte di quanto immaginiamo, ci penalizza.
La paura di mostrarci per quello che siamo, di camminare a testa alta nonostante non si è "conformi" a canoni che la società impone, è il primo ostacolo che si incontra nel riuscire a dimostrare quanto si valga. Una botta in testa può essere la soluzione più pratica a un restyling che deve partire da dentro, per essere proiettato verso l'esterno; sopratutto in un mondo in cui la dismorfofobia prende sempre più piede. Bisogna comprendere che l'immagine che vediamo allo specchio molto spesso non è reale è quanto mai non fondamentale. Più magri, più grassi, in sovrappeso, sottopeso, l'unica cosa importa dovrebbe essere la salute.
Quando esce un film che parla esplicitamente di bellezza femminile, il caos è presto detto. Questa non sarà la solita recensione asettica, dove cerco di pormi in modo imparziale davanti al messaggio portato in scena, per il semplice fatto che di articoli sull'argomento ne ho già visti abbastanza e mi sembra che i "giornalisti" che li hanno scritti non si sono neanche soffermati a guardare il trailer. Quella di Amy Schumer è una storia che in tutte le parti del mondo ha già riscosso il successo che meritava, da milioni di donne, in Italia viene invece ridicolizzata. Il messaggio essenziale, per ogni persona su questo pianeta, indipendentemente dal sesso anagrafico, è che la bellezza non è quella del nostro "guscio" ma è quella che noi proiettiamo verso gli altri. L'insicurezza, più volte di quanto immaginiamo, ci penalizza.
La paura di mostrarci per quello che siamo, di camminare a testa alta nonostante non si è "conformi" a canoni che la società impone, è il primo ostacolo che si incontra nel riuscire a dimostrare quanto si valga. Una botta in testa può essere la soluzione più pratica a un restyling che deve partire da dentro, per essere proiettato verso l'esterno; sopratutto in un mondo in cui la dismorfofobia prende sempre più piede. Bisogna comprendere che l'immagine che vediamo allo specchio molto spesso non è reale è quanto mai non fondamentale. Più magri, più grassi, in sovrappeso, sottopeso, l'unica cosa importa dovrebbe essere la salute.
Quindi andate in sala per farvi una bella risata, per farvi ispirare da questo film. Magari avrete anche voi l'epifania che raggiunge la nostra protagonista al termine della commedia.
Voto: 10/10. Coinvolgente, sexy, divertente e bello. Si, sto ancora parlando del film ;)
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