#Lapiziaween: Le strade del male - Recensione

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lunedì 22 giugno 2020

#AmazonPrimeVideo: Knivews Out - Cena con delitto | Recensione

Candidato agli Oscar come miglior sceneggiatura originale, lo scorso 12 giugno, Knives Out – in italiano Cena con Delitto – è approdato sullo streaming digitale di Amazon Prime Video. La morte di un importante milionario è avvolta nel mistero, all’apparenza sembra essere un suicidio, ma forse si nasconde qualcosa di più intenso. L’investigatore Benoit Blanc (Daniel Craig) è stato chiamato per poter indagare sotto la superficie, così che possa essere lui a scoprire la verità visto che in gioco c’è la destinazione finale dell’eredità posseduta dall’uomo.

La trama sarebbe perfetta per un qualsiasi giallo che si rispetti, ma qui ci tingiamo anche della commedia. Siamo davanti a una pellicola che, infatti, riesce a mantenere bene il ritmo della narrazione incalzando lo spettatore con i giusti tempi comici. In particolare le caratterizzazioni dei personaggi in scena spingono il pubblico a trovarli particolarmente ilari e odiosi. Sono molto estremizzati e i loro vizi costituiscono il nocciolo comico.
Marta Cabrera, la cameriera interpretata da Ana de Armas, ha una peculiare caratteristica che svela la sua incapacità nel mentire: il suo reflusso gastrico ci accentua e rimette anche il pranzo del capodanno dell’anno prima. Questo è un elemento fondamentale nelle indagini, soprattutto perché l’investigatore si servirà di lei durante tutto il film, ma è anche fondamentale per il sotto-trama. Il fatto che lei non riesca a tenere nulla dentro fa sorridere lo spettatore, lo fa rabbrividire a volte, è questo gioca come elemento timico.
Si entra facilmente in empatia con Marta, infatti, fungerà da aggancio non solo per le indagini, ma soprattutto con il pubblico. (Ammettetelo molte/i di voi volevano essere lei quando aveva Evans vicino).

Il bello dei mistery è quando questi non sono scontati e questo ci riesce adeguatamente. Non è facilissimo indagare sui vari indizi fino ad arrivare alla corretta conclusione. La trama ha un buon plot twist che riesce a far dubitare lo spettatore sia sulle abilità dell’investigatore, sia sulle reali intenzioni dei vari personaggi che restano pur sempre marginali.

I costumi sono originali e maledettamente in linea con la scenografia. La casa, il suo mobilio, tutto riporta alla mente un’epoca quasi passata, come se quella che abbiamo davanti fosse l’epoca d’oro dei gialli. Poirot, Sherlock, i riferimenti potrebbero essere molteplici e tutti facilmente rievocati, nonostante in realtà sia un film ambientato ai giorni nostri. Anche l’ambientazione sembra essere più inglese che americana, nonostante sia comprensibile che in realtà si è in America; Marta è figlia di una brasiliana immigrata. Il tutto crea una bolla ferma nello spazio e nel tempo che è durevole solo per le indagini in corso.





Knives Out è quel film che serve per poter passare un paio d’ore in spensieratezza. Una commedia che, senza nessuna pretesa, fa il suo dovere ovvero intrattenere il suo pubblico.
Valutazione finale: 4/5 
Giusto per il suo genere, ma il pubblico inizia a desiderare altro.

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