#Lapiziaween: Le strade del male - Recensione

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mercoledì 17 giugno 2020

#Cultedì: Sixteen Candles

Hollywood, da sempre, ha creato dei veri e propri stereotipi generazionali che hanno plasmato non solo le comunità oltre oceano, ma anche quelle nostrane. Gli anni ’80 sono diventati simbolo di una generazione che aveva fretta di crescere e di affrontare la vita da adulti, così, la maggior parte dei film ha come protagonista l’età che più segna questo status. I mitici 16 anni, quelli che improvvisamente dovrebbero farti sentire adulto, responsabile e fisicamente attraente.
Indossate i vostri piumini bomber, cotonate i capelli e stringetevi in un paio di jeans a vita alta, oggi si parla di “Un compleanno da ricordare”.

John Hughes ci porta all’interno di una giornata tipo per un adolescente americano. Samantha, detta Sam, ha compiuto finalmente 16 anni, ma tutta la sua famiglia è in fermento per il matrimonio della sorella maggiore che si sarebbe svolto il giorno seguente.
Catapultati, quindi, nei pensieri dei primi amori e dei primi errori; Sam è innamorata del bel Jake Ryan, un ragazzo che nemmeno la conosce, ma che per qualche assurdo e magico motivo, nel corso della pellicola mostrerà un certo interesse nei suoi riguardi.



In un contesto in cui tutti conoscono apparentemente la protagonista, persino il belloccio della scuola si accorge della sua presenza. L’unico che, però, sembrerebbe realmente interessato a lei è Ted, un fastidioso ragazzino che si rivelerà molto utile ai fini della trama. Sarà proprio lui, infatti, a far si che Sam e Jake possano avere il loro lieto fine. Perché… infondo si sa, non sarebbe una commedia degli anni ’80 senza il lieto e giusto fine per la protagonista.



Come è giusto che sia, la maggior parte dei disguidi all’interno del film sono possibili e plausibili dalla mancanza di tecnologia. Se i protagonisti fossero stati dotati di cellulari non si sarebbero continuamente rincorsi per cercare di dirsi ciò che era “importante”, ma del resto questa è anche la bellezza di vedere un film che può sembrare tanto lontano da noi. Nonostante Jake stia con la ragazza più bella e desiderata della scuola, lui inizia a cercare Sam senza che ve ne sia una reale motivazione. Non si conoscono, si sono solo scambiati alcuni sguardi e neanche troppo intensi.

In una sola notte Sam compie letteralmente un viaggio. Durante la notte del suo compleanno impara ad accettare un po’ di più il suo corpo e la sua crescita apprezzando anche la sua famiglia. Lentamente, tra disguidi e corse, comprende quanto un solo compleanno non conti particolarmente considerato il passo importante che sta compiendo la sorella maggiore. Di sfondo vi sono le nozze, esse costituiscono un elemento di notevole importanza considerato che archetipicamente corrispondono a quello che dovrebbe essere il sogno di ogni singola donna di quell’epoca. Un uomo da sposare che sia in grado di mantenere la donna, ignorando persino la possibilità della futura infedeltà dello sposo. Lei, completamente ubriaca, in preda ai dolori mestruali, che percorre la navata senza un preciso obbiettivo. Cosa mai ci sarà di interessante nell’uomo che sta per scegliere per sempre? Non ci è dato saperlo.

Il montaggio e la colonna sonora sono gli elementi che contraddistinguono questo film. Una commedia romantica riesce ad assumere dei tratti quasi parodistici e paradossali proprio per merito dell’occhio registico. Il taglio delle scene e il modo con cui queste sono accompagnate dalla musica diventano parte essenziale per comprendere la natura di una pellicola simile.

Potete recuperare questo film su Netflix.
Inoltre, se siete degli amanti di Riverdale sappiate che la protagonista di questo film è la madre di Jughead Jones.

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