#Lapiziaween: Le strade del male - Recensione

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mercoledì 28 ottobre 2020

#Lapiziaween: Hubie Halloween - Recensione

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Halloween è… okay no, sta arrivando! E per i non amanti dell’horror, arrivano dei prodotti creati ad hoc così da poter ridere nonostante lo spooky mood che queste pellicole sono in grado di ispirare. Oggi ci avventuriamo nel palinsesto Netflix per poter analizzare un film recentemente approdato sulla piattaforma; sto parlando di: Hubie Halloween. La pellicola è prodotta dalla Happy Madison, la casa di produzione di Adam Sandler, infatti lui ne è anche l'interprete principale. 
Vedere un prodotto della Happy Madison da delle garanzie: risata abbastanza facile e scontata, costruita su cliché già consolidati, ma soprattutto membri del cast molto familiari perché riconducibili agli amiconi dello stesso Sandler.
Hubie Dobois - il nostro protagonista - vive a Salem con sua madre; è un emarginato considerato quello strambo, quasi lo scemo del villaggio, che ha come unico scopo quello di rendere i festeggiamenti di halloween abbastanza sicuri per tutta la sua comunità. Hubie è, sicuramente, un personaggio particolare; armato del suo thermos, ha un carattere paragonabile a quello di Leone il cane fifone o meglio ancora di Scooby Doo. Ha paura di tutto ed è facilissimo spaventarlo, ma nonostante tutto cerca di essere d'aiuto per chiunque. Nonostante ciò, tutti si divertono da sempre a prenderlo semplicemente in giro. 

Come già detto la risata è facile, suscitata da elementi davvero semplici e forse pensati per un pubblico molto giovane o per chi vuole semplicemente rilassarsi con qualcosa di leggero. A ciò si aggiunge una parte che pretende d’essere intrigante perché costruita sul mistery. Alcuni personaggi, infatti, inizieranno a sparire e guarda caso sono gli stessi elementi che hanno cercato di ridicolizzare e bullizzare Hubie. Quindi si è spinti a cercare di capire che cosa stia succedendo, venendo sviati da elementi che in realtà non sono prettamente funzionali allo svolgimento della trama. Steve Buscemi, ad esempio, è un licantropo, ma in quanto tale è comunque marginale o macchiettistico. 

In sostanza non siamo davanti a nulla di non già visto, qualcosa che in un certo senso può ricordare “un tipo imprevedibile” esattamente come qualsiasi altra commedia fatta da Adam Sandler. Quindi premete play il vostro catalogo di Netflix consapevoli di guardare un film pregno di elementi già visti e mixati insieme che però cercano di mettere in luce la cattiveria di cui molti bulli sono datati e allo stesso tempo la gentilezza con la quale si può essere persone migliori. 

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