“Cosa mi lasci di te”,
è una prima visione esclusiva di Amazon Prime Video e, racconta la vera storia dell’incontro
tra il musicista Jeremy Camp e la sua prima moglie, colei che lo ha ispirato
nella scrittura di molti dei suoi famosi testi. Un viaggio fatto di amore e
fede, nella quale vince sicuramente la forza d’animo e la speranza che ha
permeato la vita di Melissa Camp fino al suo ultimo respiro.
KJ Apa, protagonista
di Riverdale, affronta con semplicità il ruolo di Jeremy; mentre al suo fianco
troviamo Britt Robertson per interpretare la fede che Melissa ha risposto nel
destino.
La storia è delle
più semplici, due ragazzi che si incontrano al college e che si trovano
immediatamente in sintonia. Tra palco, feste e lezioni tra di loro scatta qualcosa
di inevitabile che sembra segnare talmente tanto profondamente la vita dei due
da spingerli a voler convolare a nozze nonostante la loro giovane età e le
prime difficoltà che si parano davanti a loro. Melissa, infatti, ben presto
scopre di essere affetta da un tumore alle ovaie che, lentamente, consumerà la
sua vita, senza però toglierle mai la fede nel destino che tanto fa illuminare
il suo sguardo.
Il fatto che questa
sia una storia reale fa vivere allo spettatore l’inevitabilità del finale per
tutta la durata del film, infatti basta sfogliare le pagine di Wikipedia per
poter sapere qualcosa in più sul destino di questa coppia. Il film è interamente
dedicato a Melissa e alla forza che lei è stata in grado di dare a Jeremy, soprattutto
perché grazie al loro amore il cantante è stato in grado di comporre numero canzoni
che hanno resa eterna la memoria della donna. In tutta la pellicola, come è
facile sottolineare, si vive questa pre-destinazione; una cieca fede che non
solo fa parte del parlato di Melissa, ma che viene scoperta dallo spettatore
man mano la narrazione procede. Melissa, infatti, sostiene che non le importa come
finirà la sua vita, lei il suo miracolo lo ha già avuto; le importa aver
toccato quante più anime possibili con la sua presenza, perché il sapere che
qualcosa in loro è stato mutato la spinge a credere che vale la pena di vivere
quello che ha vissuto.
Il film è, in realtà,
povero di dialoghi. La concentrazione dello spettatore è indirizzata sulla storia
che intercorre tra i due personaggi senza pensare troppo a quello che
effettivamente si stanno dicendo; un modo per rendere quasi omaggio senza inserire
parole di troppo, o cose non dette. Sembra quasi che il film sia tutto un racconto
e che quindi sia importante ciò che si vede piuttosto che ciò che si dice,
anche perché così è possibile concentrarsi su quello che è il reale peso delle
parole. Questo, di contro, conferisce al film un ritmo lento, centellinato, che
potrebbe stancare nonostante lo spettatore sia consapevole di non star guardando
qualcosa di allegro.
La pellicola,
complessivamente, è un risultato alquanto mediocre che cerca di rendere omaggio
alla memoria di qualcuno che si è amato e perso; il fatto che la storia sia
recente e reale non la rende diversa da altre simili già raccontate. Non è
molto accattivante, ma sicuramente avrà il consenso da parte del pubblico di
giovani fan del belloccio di Riverdale.
3 commenti:
Condivido appieno. Ho visto il film non sapendo minimamente a cosa stessi andando incontro, anzi pensavo di imbattermi nella solita commediola teen, che però in questo periodo tiene molta compagnia e infonde tanta leggerezza e positività. Bene, dopo un po' mi sono resa conto che non era niente di tutto ciò ma che si trattava bensì di qualcosa di più profondo. È un film che consiglio a tutti, oltre ad essere una storia vera fa rivalutare molti aspetti della vita e infonde tanta positività, una positività che va cercata soprattutto nei momenti più difficili.
Un modo per poter ricordare che chi ci ama ci sceglie anche se deve aiutarci in quel momento! ��
Dopo tutto, è semplice. O lo vuoi o non lo vuoi, qual è la fregatura? I film https://altadefinizionenuovo.co/avventura/ evocano le stesse emozioni...
Posta un commento