#Lapiziaween: Le strade del male - Recensione

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venerdì 22 maggio 2020

#Netflix: La Missy sbagliata - Recensione (trash)


Era da un po’ che non si trovava, nella classifica dei più visti, su Netflix un film davvero brutto. Paradossale, per me, che questo sia un film della Happy Madison Production; cioè la casa di produzione di Adam Sandler. Ho sempre trovato la sua comicità davvero divertente, riguardo con piacere film del tipo “Un weekend da bamboccioni” o “Vi dichiaro marito e marito”, ma in questo caso si stroppia.
Siamo in presenza di una pellicola che, oltre al solito cameratismo familiare, butta in mezzo una volgarità eccessiva e delle scene che potremmo definire grottesche.

La storia parla di Tim (David Spade), un uomo di mezza età che sta vivendo un periodo di stallo nella sua vita. Lui è ancora innamorato della sua ex ragazza (Sarah Chalke) e non riesce neanche ad ottenere la promozione alla quale tanto aspira. Nel tentativo di poter riprendere in mano la sua vita si iscrive su un’app di incontri, finendo con uscite a cena con una mezza sciroccata “La Missy Sbagliata” per l’appunto. Lei (Lauren Lapkus) è un personaggio fin troppo sopra le righe, è una mezza sciroccata che fin dai primi istanti porta Tim a cercare la via di fuga più facile. Non tutto, però, sembra perduto. Dopo quel primo appuntamento, l’uomo ha un fortuito incontro con una bellissima donna di nome Melissa anch'ella (Molly Sims) che ha praticamente i suoi stessi gusti sia in fatto di borse sia per quanto riguarda la letteratura. Ma essendo costretti a separarsi, dopo un fugace bacio, si scambiano i numeri con la promessa di rivedersi.

In preparazione di un viaggio di lavoro, Tim decide di invitare la bellissima Melissa conosciuta tanto fugacemente, finendo con l’invitare quella sbagliata. Seduta accanto a lui, in aereo, ci sarà la Missy sciroccata che aveva incontrato con l’app. Da qui ha, teoricamente, inizio la comicità del film.

Nel film, come stavo dicendo, ci sono tante piccole cose che sono profondamente sbagliate, ma che vengono percepite come divertenti perché a farle è una donna. Mi spiego meglio. Sappiate che ci saranno un bel po’ di spoiler, ma non vi consiglio di vedere questo film.
Partiamo dal protagonista: Tim. Il suo ruolo non è di certo positivo, al contrario, è un personaggio pessimo e abbastanza stereotipato. Si conosce veramente poco di lui se non quello che è necessario alla narrazione del film. Lui non sopporta Missy, per tutto il tempo la trova un personaggio sgradevole e volgare (a ben guardare ne ha ragione, ma ci arriveremo con calma), ma quando la donna inizierà ad essergli utile le cose cambieranno profondamente. Inizierà a provare un interesse per lei, un’attrazione, tanto da finire con l’innamorarsi di lei di punto in bianco.
Missy, quella sbagliata, è destinata a una comicità davvero fallimentare. Lei sarebbe la marchetta del film, colei che fa da spalla al protagonista neanche fossimo in un Buddy Movie. Ma le cose che non vanno sono proprio nelle azioni del suo personaggio. La comicità intrinseca nella spalla, nel compagno, dei buddy movie funziona quando di base vi è un’amicizia, non quando vi è qualcosa di sessuale o di sentimentale perché in quel caso quello che viene rappresentato assume una connotazione decisamente strana e negativa. Missy abusa letteralmente, in più di un’occasione, di Tim, ma il film spinge lo spettatore a vedere questa cosa come divertente, quando a parti inverse sarebbe stata decisamente condannata. Il fatto che sia una donna a ravanare nei pantaloni di un uomo non è di certo corretto, il no è no anche se è un uomo a dirlo e qui questo non viene evidenziato. Molto spesso i personaggi di contorno simpatizzano per Missy, patteggiano per lei, sull’aereo persino condannano Tim e non lei per quello che viene portato in scena. Tim si oppone alle mani di Missy, ma ciò viene fatto passare in sordina. La volgarità che esprime questo personaggio è un’estremizzazione di caratteri che non creano una vera e propria comicità, al contrario spingono a chiedersi che cosa diamine si stia vedendo.
Tutti gli altri personaggi hanno una caratterizzazione decisamente minimale. Gli uomini, dal canto loro, hanno comunque delle caratteristiche ben precise e distinguibili, cosa che permette loro di essere divertenti nei momenti giusti. Dall’altra parte delle donne che circondano il protagonista si sa ben poco. La moglie di Adam Sandler ricopre il ruolo della nemica di Tim, colei che ambisce al suo posto di lavoro, che viene mostrata in ogni sua accezione negativa proprio perché contrapposta al protagonista e perché è concentrata sul tentare di sviluppare la sua stessa carriera. Anche in questo caso, ancora una volta, abbiamo una donna che sceglie la carriera che viene vista come il personaggio negativo.

In conclusione salvatevi dal guardare questo film. La comicità è davvero ridicola, non credo che possa esistere qualcuno in grado di ridere per certe battute – ma buon per chi ci riesce – rivolgetevi a commedie di ben altro spessore o riguardatevi i vecchi film della Happy Madison Production.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

di invitare la bellissima

Sarah Cole ha detto...

i film https://igds.onl ti aiuteranno a capire il nostro mondo, è molto istruttivo