Candidato agli Oscar
come miglior sceneggiatura originale, lo scorso 12 giugno, Knives Out – in italiano
Cena con Delitto – è approdato sullo streaming digitale di Amazon Prime Video. La
morte di un importante milionario è avvolta nel mistero, all’apparenza sembra essere
un suicidio, ma forse si nasconde qualcosa di più intenso. L’investigatore Benoit
Blanc (Daniel Craig) è stato chiamato per poter indagare sotto la superficie,
così che possa essere lui a scoprire la verità visto che in gioco c’è la
destinazione finale dell’eredità posseduta dall’uomo.
La trama sarebbe
perfetta per un qualsiasi giallo che si rispetti, ma qui ci tingiamo anche della
commedia. Siamo davanti a una pellicola che, infatti, riesce a mantenere bene
il ritmo della narrazione incalzando lo spettatore con i giusti tempi comici. In
particolare le caratterizzazioni dei personaggi in scena spingono il pubblico a
trovarli particolarmente ilari e odiosi. Sono molto estremizzati e i loro vizi costituiscono
il nocciolo comico.
Marta Cabrera, la cameriera interpretata da Ana de Armas,
ha una peculiare caratteristica che svela la sua incapacità nel mentire: il suo
reflusso gastrico ci accentua e rimette anche il pranzo del capodanno dell’anno
prima. Questo è un elemento fondamentale nelle indagini, soprattutto perché l’investigatore
si servirà di lei durante tutto il film, ma è anche fondamentale per il sotto-trama.
Il fatto che lei non riesca a tenere nulla dentro fa sorridere lo spettatore,
lo fa rabbrividire a volte, è questo gioca come elemento timico.
Si entra facilmente
in empatia con Marta, infatti, fungerà da aggancio non solo per le indagini, ma
soprattutto con il pubblico. (Ammettetelo molte/i di voi volevano essere lei quando
aveva Evans vicino).
Il bello dei mistery
è quando questi non sono scontati e questo ci riesce adeguatamente. Non è
facilissimo indagare sui vari indizi fino ad arrivare alla corretta
conclusione. La trama ha un buon plot twist che riesce a far dubitare lo spettatore
sia sulle abilità dell’investigatore, sia sulle reali intenzioni dei vari
personaggi che restano pur sempre marginali.
I costumi sono originali
e maledettamente in linea con la scenografia. La casa, il suo mobilio, tutto
riporta alla mente un’epoca quasi passata, come se quella che abbiamo davanti fosse
l’epoca d’oro dei gialli. Poirot, Sherlock, i riferimenti potrebbero essere molteplici
e tutti facilmente rievocati, nonostante in realtà sia un film ambientato ai
giorni nostri. Anche l’ambientazione sembra essere più inglese che americana,
nonostante sia comprensibile che in realtà si è in America; Marta è figlia di
una brasiliana immigrata. Il tutto crea una bolla ferma nello spazio e nel
tempo che è durevole solo per le indagini in corso.
Knives Out è quel
film che serve per poter passare un paio d’ore in spensieratezza. Una commedia che,
senza nessuna pretesa, fa il suo dovere ovvero intrattenere il suo pubblico.
Valutazione finale: 4/5
Giusto per il suo genere, ma il pubblico inizia a desiderare altro.
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