"Dora l'esploratrice" arriva su Amazon Prime Video, un film per famiglie ideale per poter intrattenere grandi e piccini.
Tutti conoscono la nomea dell'esploratrice più amata di
Nickelodeon; nata nel 2000 e approdata in Italia nel 2005, ha preso immediatamente le redini dell'interattività televisiva. La sua caratteristica
principale, infatti, è quella di insegnare ai più piccoli altri idiomi che vengono usati fluentemente inseriti nel parlato della sua
giovane protagonista; considerato soprattutto che nella versione inglese parla anche lo
spagnolo, mentre in quella italiana vi è l’alternanza tra inglese e italiano.
L’accettazione, quindi, rientra sicuramente nel gioco che i produttori avevano
voluto creare con le varie avventure della piccola esploratrice, considerato
che ideologicamente la sua provenienza dovrebbe essere miscelata all’America
Latina; tema abbastanza precoce, ma quanto mai attuale.
La
giovane Dora porterà il pubblico dello streaming, dopo esser stata in sala lo scorso settembre, con se in una nuova
avventura, muovendosi tra voglia di scoprire qualcosa di nuovo e i classici
problemi adolescenziali. La ragazza con il caschetto e i grandi occhioni
marroni, infatti, non è più la ragazzina di sette anni che i bimbi hanno
imparato a conoscere, ma è un’adolescente che a detta dei genitori è rimasta
lontano dalla società per troppo tempo e che, quindi, sarà costretta a
esplorare Los Angeles e non la giungla alla quale era abituata.
“Dora e la città
perduta” cerca di rivolersi a un pubblico eterogeneo, riuscendo a non
dimenticare il target delle sue origini. Strizza l’occhio numerose volte ai più
piccoli che sicuramente andranno a vederlo in sala, dandogli quel cartone alla
quale erano abituati o con la quale stanno crescendo. L’assurda interazione, le
domane poste al vuoto, non mancano, ma vengono schernite con sapiente ironia
tanto da far ridere anche chi in sala è un po’ più in la con gli anni. È anche
vero, però, che ogni tanto lo stucchevole ottimismo di Dora e della sua
famiglia rischia di essere marcato un po’ troppo, ma per fortuna sono gli
stessi personaggi all’interno della storia a rimarcare anche questo elemento. Sembra
superfluo dire che chi può apprezzare realmente questo film e la sua morale
finale ha un’età media che si aggira intorno alla pre-adolescenza.
Saggia scelta è
stata, inoltre, applicata nella caratterizzazione di due personaggi
fondamentali: Boots, la scimmietta blue amica di Dora, e la volpe ladra Swiper.
Grazie a questi due caratteri l’ordinario e lo straordinario si fondono. La
scelta da parte della produzione, infatti, è stata quella di lasciarli nella
loro digitalizzata senza dover far in modo che il loro ruolo potesse essere
fisicamente sostituito da un personaggio in carne ed ossa. Le loro voci,
rispettivamente, sono state prestate da Danny Trejo e da Benicio del Toro
(doppiato da Pino Insegno).
Dora, con questa
pellicola, tenta di colpire il cuore del grande pubblico, riuscendo a
strappargli una risata. Le sue avventure e il suo ottimismo coinvolgono in
qualche assurdo modo il pubblico in sala per qualche ora di semplice
divertimento. Non va perso di vista il fatto che in ogni caso è un film
dedicato alle famiglie e non ha di certo la pretesa di ergersi a commedia
dell’anno. Siamo davanti all’avventura di una giovane ragazza che si muove tra
due mondi: la giungla della foresta pluviale e la giungla di Los Angeles. Da
una parte i pericoli fisici, l’ostilità della natura; dall’altra la
sopravvivenza più estrema per non rischiare di essere vittime di bullismo.
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