#Lapiziaween: Le strade del male - Recensione

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venerdì 17 aprile 2020

Jumanji: The Next Livel

La Sony, per natale, sta nuovamente puntando sull'antologia di Jumanji, con un nuovo livello che porta con se non poche difficoltà. "Jumanji The Next Level" riprende i protagonisti dello scorso capitolo catapultandoli nuovamente all'interno del suo incredibile gioco, ma questa volta è guasto e le cose saranno ben diverse dal passato.
Il film è disponibile in streaming nelle principali piattaforme come: AppleTv, Sky Primafila, Google Play, Chily e RakutenTv.
Avevamo lasciato i nostri protagonisti al termine della loro vittoria e alle prese dell'ultimo anno di High School, ma le cose si sono fatte più complicate da allora. Avevano distrutto il gioco, avevano preso le loro scelte e visto che la vita a volte si mette in mezzo, la loro unione si era un po' perduta a causa della distanza. Spencer (Alex Wolff), in particolare, si è trasferito a New York e non se la passa molto bene, vede la vita dei suoi amici tramite i social e credendo di non essere all'altezza del loro modo di vivere la quotidianità si allontana sempre più, tanto da non essere presente neanche per Martha (Morgan Turner), la sua ragazza. L'arrivo delle vacanze di natale, però, lo spinge a tornare all'ovile, dove è costretto a dover affrontare le verità e le insicurezze che ha a lungo taciuto, ma spaventato sente il richiamo dei tamburi di Jumanji. I tamburi lo spingono nel seminterrato di casa sua, nella quale si scopre che, in segreto, aveva tenuto i pezzi del videogame e, nel tentare di risistemarlo per poter tornare ad essere il Dott. Bravestone (Dwayne Johnson), si ritrova incastrato nell'universo del gioco.

Quando Bethany (Madison Iseman), Fridge (Ser'Darius Blain) e Martha si rivedono e Spencer non risponde ai loro messaggi si preoccupano e decidono di andare a casa del ragazzo. Non trovandolo e sentendo anche loro i tamburi del gioco comprendono che il ragazzo ha attivato Jumanji così decidono di rientrarvi per poterlo salvare. Ma non sono i soli a finire all'interno del videogame, infatti, vengono risucchiati anche Eddie Gilpin (Denny DeVito), nonno di Spencer, e il suo ex socio Milo (Dannny Glover). La nuova avventura, così, inizia con non poche difficoltà visto che il primo scoglio sarà quello di far comprendere a due anziani il concetto di Avatar e di videogames.
Molta della comicità del film viene proprio incentrata sul cercare di far comprendere a Eddie e Milo il fatto che si trovano all'interno di un gioco, mostrando in un modo alquanto ilare quanto distanti siano gli anziani dalla realtà virtuale che oggi giorno popola la quotidinatà dei loro nipoti. Nonostante si ritrovino rispettivamente nel corpo del dott. Bravestone e in quello dello zoologo Franklin Finbar (Kevin Hart), la loro mente non è abbastanza fresca ed elastica per cogliere fin da subito la pericolosità del mondo che li circonda.
Il film è davvero molto divertente è l'intera trama ruota sull'idea dell'accettazione di sé stessi e del cambiamento che l'età porta con sé. Lo si vede nei personaggi di Milo ed Eddie, ma sopratutto dal personaggio di Spencer. Il ragazzo è entrato nel gioco per colpa delle sue insicurezze e cerca di Bravestone quel cambiamento e quel conforto che da solo non riesce a darsi, tanto che senza l'accettazione di sé non riesce a vedere l'evoluzione che aveva già fatto nel primo capitolo della sua saga. Tra il cast vi è l'attrice e rapper statunitense Awkwafina, che sarà proprio il suo avatar all'inizio del film; un nuovo personaggio che trasporta fisicamente le insicurezze emotive che Spencer possiede: piccola e fragile. Tutti, tranne Martha, avranno avatar differenti dalla precedente volta e di conseguenza vi saranno delle difficoltà e delle abilità differenti da dover gestire. Tutti tranne Karen Gillan e Nick Jonas saranno alle prese con la recitazione di differenti personalità, riuscendo a concretizzare - in chiave comica - i differenti caratteri che "saranno all'interno dei loro panni". Il cast, con le sue differenti fisicità e le sue abilità, riesce a fornire tutti gli elementi giusti per poter ridere e per potersi appassionare alla scena. La comicità viene sapientemente mixata, come nel precedente capitolo, all'azione e il tutto viene condito dei buoni effetti visivi. Al contrario del primo volume di questa versione della saga, quello del 2017, qui la telecamera ha giocato anche con le soggettive; uno sguardo tipico dei videogiochi action che fa vivere allo spettatore la sensazione di vertigini che provoca l'arrivo a Jumanji.
Come in molti dei film di quest'anno è possibile rintracciare nel sotto-trama una vena politica che strizza l'occhio alla condanna al consumismo e all'egoismo, in quanto il gioco centrando l'attenzione su un super cattivo egoista che non vuole altro che tutto il potere per sé distrugge e devasta la natura rendendola deserto. Vi è anche una piccola dose di psicologia e di sociologia che è nascosta dietro il concetto di avatar e di social network: la fake life che a volte inganna tanto da nascondere agli occhi degli altri le insicurezze e le paure che tutti hanno. Vi sono crescita, accettazione, cambiamento, unione; il perfetto mix per ricordare di stare insieme più in offline che online almeno durante le vacanze di natale. Il finale, per uno dei personaggi, strizza un po' l'occhio alla puntata di San Jupitero di Black Mirror, ma non voglio svelarvi troppo.

"Jumanji Te Next Level" porta davvero al livello successivo l'antologia che fa da file rouge dal 1995. Alan Parrish è ormai un lontano ricordo, ma esattamente come lui Spencer ha bisogno dei suoi amici più che mai. La comicità nella pellicola diverte, l'azione intrattiene, il cast svolge sapientemente il suo compito per un film da godere appieno con gli amici o con la famiglia. In sostanza siamo davanti a un capitolo che lascia le strade aperte a un futuro volume, ma che conclude e stringe i protagonisti tra di loro.

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