I creatori di “Dragon Trainers” hanno portano il pubblico di
giovanissimi dalla sala cinematografica ai bellissimi e suggestivi paesaggi
della Cina, per far vivere loro una magica avventura che mescola tradizione,
fantasia, amicizia e famiglia.
L’avventura de “Il piccolo Yeti” coinvolgeranno Yi è una
adolescente che spera di poter compiere quel viaggio che fin dalla più tenera
età aveva immaginato di poter fare con il padre; e i due vicini di casa Jin e
il piccolo Peng.
Disponibile per il noleggio in digitale su Chili.
La giovane protagonista è spesso lontano da casa e quando
invece è presente la sua mente viaggia verso altri orizzonti, la madre e la
nonna sono assai preoccupate per lei, ma non sanno come poter metterla
effettivamente aiutare. Una sera, mentre Yi se ne sta sul suo rifugio costruito
sul tetto, viene sorpresa da uno strano rumore; incuriosita ne cerca di
scoprire la fonte trovando così un cucciolo di yeti.
L’incontro tra i due farà nascere un forte rapporto di amicizia, tanto che la ragazza cercherà di proteggere il piccolo uomo delle nevi nascondendolo a chiunque, provando a cercare di aiutarlo con le sue sole forze. Ma ben presto Jin e Peng scopriranno questo segreto e saranno coinvolti nel piano per cercare di riportare sull’Everest il piccolo yeti.
L’incontro tra i due farà nascere un forte rapporto di amicizia, tanto che la ragazza cercherà di proteggere il piccolo uomo delle nevi nascondendolo a chiunque, provando a cercare di aiutarlo con le sue sole forze. Ma ben presto Jin e Peng scopriranno questo segreto e saranno coinvolti nel piano per cercare di riportare sull’Everest il piccolo yeti.
Questo film di animazione è puro e semplice intrattenimento
per ragazzi. La magia e la meraviglia che la Dreamworks ha impresso nella
storyboard di questa storia ricorda ai più piccoli l’importanza di quelle
piccole cose che fin troppo spesso oggi giorno si danno per scontate. Chiunque,
soprattutto in giovane età, ha i propri sogni, ma quando ci si trova davanti
agli ostacoli di cui è fatta la vita, come la perdita di un genitore, si
rischia di metterle da parte o, peggio, di accantonare chi è ancora vicino a
noi. Il legame con le radici, infatti, è anche da rintracciare proprio dalla
magia che lo Yeti riesce a sprigionare, evidenziando quanto la natura possa
essere custode dell’incanto che questo mondo possiede. L’ambizione ci può far
perdere di vista gli affetti o la meraviglia di cui il mondo è fatto e un film
di animazione a volte serve proprio a ricordare queste emozioni assopite.
Shangai fa da sfondo principale all’inizio dell’avventura:
una città emblema del capitalismo orientale, densa di contrasti, di luci e di
ombre; un po’ come il cattivo di questa pellicola. Una città nella quale
tradizione e modernità si mescolano, effetto che viene mantenuto anche nella
scelta musicale che è stata eseguita nel mixaggio sonoro; ad esempio la musica
del violino si intreccia alla più moderna “Fix you” dei Coldplay.
La cura che è stata applicata all’animazione e al disegno
permette allo spettatore di immaginare la morbidezza del pelo bianco del
piccolo yeti. Specialmente nei close-up eseguiti sul musetto dell’animale.
“Il piccolo Yeti” è il classico film d’animazione per i più
giovani volto a incollarli sullo schermo con straordinario incanto. La magia
dell’amicizia la fa da padrone, soprattutto nell’happy ending finale, riuscendo
a divertire il pubblico per la quale è stato evidentemente pensato.
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