Al cinema con la "Squadra Suicida"

Se l’immaginario americano si muove attraverso due archetipi fondamentali, uno essenzialmente puritano e il secondo appartenente alla frontiera, nel momento in cui queste fondamenta crollano nasce una vera e propria sfiducia nei confronti delle agenzie governative; così nella fantasia inizia a nascere l’entità del giustiziere mascherato che si erge al di sopra delle leggi per poter portare un po’ di pace in un mondo corrotto.

La nascita della “Task Force X” sembra, quasi, un tentativo, da parte del governo, di riprendere in mano la situazione per poter lottare contro un nuovo pericolo: I meta-umani.

All’interno di questo universo vengono creati numerosi prodotti che si accompagnano a, quella che ormai è, la classica para-letteratura popolare nata verso la fine degli anni 30 dello scorso secolo.

La Squadra Suicida annovera ben tre diverse edizioni prima di essere quella che quest’estate tutti abbiamo conosciuto: nata sul numero 25 di "The Brave and the Bold", nel 1959, venne poi modificata nel terzo numero della miniserie “Legends”, nel 1986, per poi avvicinarci definitivamente ai personaggi che tutti conosciamo. Il creatore della Suicide Squad moderna è John Ostrander, però, a metà degli anni 80 l’universo della DC Comics vide l’ergersi di una nuova mente protagonista: Amanda Weller, umana, donna dalla volontà ferrea tanto da essere propensa all’uso di metodi a dir poco brutali, capace di mettere al guinzaglio i super-criminali che costituiranno la squadra.

Dentro questo mondo, nel febbraio del 2009, la Warner Bros. cominciò a sviluppare un film sulla Squadra Suicida prodotto da Dan Lin, Colin Wilson e Cherles Roven, scritto da Justin Marks, ma nel settembre 2014 David Ayer firmò per dirigere e ri-scrivere il film.

La trama è abbastanza semplice, ma sembra essere un borderline tra uno spin-off e un sequel di "Dawn of Justice". I fatti si svolgono successivamente alla morte di Superman, dove il rischio di una guerra tra meta-umani si fa sempre più reale e la paura di non avere più il controllo all’interno della forza governativa si sta espandendo.

L'agente governativo Amanda Waller con l’aiuto del colonnello Rick Flag e della sua fidanzata, la Dottoressa June Moone - una archeologa che venne posseduta dallo spirito di una strega malvagia conosciuta come Incantatrice - forma un team di criminali: il cecchino assassino Deadshot, la pazzoide ex-psichiatra Harley Quinn, il pirocineta Chato "El Diablo", il ladro Capitan Boomerang, il cannibale mutante Killer Croc e il mercenario Slipknot; per essere usati come risorse sacrificabili in missioni ad alto rischio per conto del governo americano. Ad ognuno di loro viene impiantata una bomba nel collo per scoraggiare qualsiasi tentativo di fuga o ribellione.
Incantatrice presto si ribella decidendo di sterminare l'umanità per vendicarsi della sua prigionia, prendendo d'assalto Midway City con un'orda di mostri, cominciando a costruire una misteriosa arma ed evocando suo fratello Incubus per farsi aiutare, successivamente Waller dispiega la squadra per recuperare da Midway City un bersaglio importante, ma vengono tenuti all'oscuro della reale situazione, spacciando l'invasione di Incantatrice come un attacco terroristico. Poco prima della loro partenza alla squadra si aggiunge Katana, che impugna una spada mistica che ha il potere di catturare le anime che vengono trafitte dalla sua lama.

Probabilmente, una delle ragioni che ha spinto il pubblico a correre in massa in sala è stata la scelta del cast: Will Smith, Jared Leto, Margot Robbie, Joel Kinnaman, Viola Davis, Jai Courtney, Jay Hernandez, Adewale Akinnuoye-Agbaje, Ike Barinholtz, Scott Eastwood e Cara Delevingne. Attori di una certa bravura e fama che sono riusciti a dare un bel taglio ai personaggi. In particolare l’attenzione è da focalizzare sulle interpreti femminili in quanto i loro personaggi si pongono come i veri protagonisti della trama del film: Amanda Weller, interpretata da Viola Davis (nota protagonista del telefilm “How to Get Away With a Murderer”); Margot Robbie, l’attrice australiana nominata come stella emergente ai BAFTA, è Harley Quinn; ed infine, l’Incantatrice, interpretata dalla giovane Cara Delevingne.Proprio quest’ultima si è rivelata sorprendente, in quanto i suoi miglioramenti nel campo recitativo sono ben evidenti: è riuscita a rendere reale la duplice personalità che si dibatteva nel suo animo.

Al contrario di quanto avvenuto con i film diretti da Zack Snyder e di quanto lamentato a lungo sul web, in questa produzione sembra che la Warner Bros. sia riuscita ad affrontate in modo più maturo, gli argomenti della DC Comics. Il duro giudizio che sceso su Batman vs Superman, non può che essere riconfermato, del resto Ben Affleck sembra avere più battute nella scena post-titoli di coda di Suicide Squad che non nell’intero film che lo vedeva come co-protagonista nei panni di Batman.
https://youtu.be/Hkqi1oouGuE
Si sa, che rispetto alle sue diretti concorrenti, la DC si è sempre rivolta ad un pubblico più maturo, tanto da creare prodotti ad essi legati dal carattere dark e psichedelico. La psicologia dei singoli personaggi, e le motivazioni che li spingo ad agire in un dato modo, sono stati ben espressi durante la durata del film. Il montaggio e la scelta dell’ottica secondo cui inquadrare i fatti, sono stati giusti ed accompagnati da una colonna sonora di tutto rispetto. Anche se il finale sembra essere troppo banale e scontato per un film di questo calibro, tanto da gridare ad un eccessivo Happy Ending che lascia un po’ di amaro in bocca, per chi si aspettava di trovare qualcosa di più adulto.

L’unico dubbio resta quello sulle ragioni che hanno spinto l’attore interprete del Joker – Jared Leto – a giudicare inefficienti questi aspetti del film, ma del resto il suo personaggio non era il protagonista e le scene che sono state scelte sembrano abbastanza funzionali al suo personaggio e alla spiegazione della relazione con la bella Harley.