#Lapiziaween: Le strade del male - Recensione

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lunedì 12 giugno 2017

Il "Tour Stop 148" arriva a Roma

In un tripudio di fan urlanti, ieri 14 ottobre 2016, l’Auditorium “Parco della Musica”, è stato accolto il cantante canadese, di integrazione ormai italiana, Michael Bublè. Dopo una breve serie di domante fatte per poter spiegare al meglio quello che è il rapporto del cantante con il suo pubblico, la visione che si apre ai fan è altamente suggestiva e carica di emozioni
Hi everybody. Ciao. Have you seen this before? – No – Good. It’s not what you think it’s going to be. This film isn’t about me. While I am on stage and I am singing and you can capture me in a performance; it’s about the heroes the unsung heroes the people who don’t get the credit. My crew, almost I think 60 some odd people, that have been my family for the last 20 years and tonight they get the credit they deserve.
Ciao a tutti. Ciao. Avete mai visto questo film prima? – No – Bene. Questo non è quello che pensate essere. Questo film non è su di me. Ovviamente mi vedrete ballare e cantare, vedrete le riprese della mie performance; ma questo film tratta di quegli eroi, tutti quegli eroi che non vengono ricordati e ringraziati. La mia truppa, penso quasi 60 persone, sono stati la mia famiglia negli ultimi 20 anni e questa sera vorrei dar loro il ringraziamento che si sono guadagnati. 


His relationship with Rome:
Rome is a very important city to me. I believe that I made two kids here. It’s true. One day both of my boys should get a tattoo that says Parco del Principe but you know I’m Canadian but what it means to be Canadian is that no one is from Canada where all from somewhere alse we’ve all immigrated from another country and because of that we hold on to out culture tightly; so in some ways my family has held one to our Italian tradition so tightly I am more Italian than you are.
Roma è molto importante per me. Credo di aver fatto due figli qui. Si è vero. Un giorno entrambi i miei figli dovranno farsi un tatuaggio con scritto Parco dei Principi; sapete io sono canadese, ma esserlo vuol dire anche non esserlo in quanto non esistono i veri canadesi perché sono tutti immigrati da qualche altro paese e per questo che abbiamo un legame fortissimo con la nostra cultura; ed è per questo che la mia famiglia ha sempre ritenuto importantissima la nostra tradizione, tanto da affermare di poter essere più italiano di voi.

Singer that influences him: 

GIO- VA- NO-TII – laugh –  Now, I have spoken about this woman a lot today. Laura Pausini. I like as a person and I have a deep respect for her; to have a career that can span decades is the test of a great artist You know I think she;’s honest, she gives everything that she has to give and I think she understands that without you there’s nothing and I understand the same thing and that is why I have such a deep respect. And Giovanotti 
Giovanotti – ride – Allora, oggi ho parlato molto di una donna. Laura Pausini. Una persona che mi piace e per cui ho un profondo rispetto; quando si ha una carriera che dura decenni è la prova migliore di avere a che fare con una grande artista e con le sue capacità. Credo che sia onesta, generosa e capisce che senza di voi fan lei non sarebbe niente ed è qualcosa che ho imparato anche io e proprio per questo che nutro un così profondo rispetto. E Giovanotti.

[member of crowd yells ‘Sing something!’]
Don’t make me sing, Don’t make me sing I don’t wanna sing – jokingly –
(On an Evening In Roma)
Listen, you’re about to hear me sing for an hour and half. By the time it’s over you’re gonna think: get out.
Non fatemi cantare. Non fatemi cantare, non voglio cantare. – Scherza –
(Sott’er cielo de Roma)
Ascoltate, mi sentirete cantare per un’ora e mezza. Vi assicuro che quando sarà finito non ne potrete più.

At being invited on Sunday for Giovanotti

Oh cool!

When will you comeback to Rome?

Soon very soon, as a matter of fact, I think it will be warm here in 2017. Yeah and I also want to say…

You know, I was nervous when I came here and to see all your beautiful faces out here and to be invited by such a generous host meant a lot to me, it blew us all away actually and because I don’t say it in the movie I’ll say it here: I know that tonight, after this movie, you’re gonna go home to your bathtubs, drink wine and make love but I promise that before I got to sleep…I promise you that I think about you so thank you. 

Presto, molto presto, infatti, credo che farà un po’ più caldo e saremo nel 2017. Già e vorrei anche dire… sapete, ero nervoso prima di venire qui e vedere tutti i vostri bellissimi volti fuori ed essere stato accolto in questa generosa maniera mi ha toccato in maniera più profonda, e perché non lo dico nel film dirò adesso una cosa: so che dopo sta sera, dopo questa notte, andrete tutti a casa vi farete un bagno, berrete vino e fare l’amore, ma vi prometto che prima di dormire… prometto di pensare a voi e quindi grazie. 

[Applause]
Thank you. Listen, you won’t understand this….but I’m just gonna leave you with this…. [mimics climbing steps] You’ll understand soon.
[Applauso]
Grazie. Voi non capirete questo… ma devo lasciarvi con questo [batte ritmicamente i piedi sul palco come se stesse salendo delle scale] lo capirete presto.


Sembra di essere catapultati proprio al cuore del concerto n° 148 e, in particolar modo, si è portati a far parte di quella che è la truppa che da anni segue Michael durante ogni singola tappa. Questo, come lui stesso tiene a sottolineare, non è un film sul concerto in se, ma sulle persone che vi sono alle spalle. Durante un tour durato due anni il rapporto che lega l’artista a coloro che gli stanno attorno è un legame così speciale da far in modo di definirsi una vera e propria famiglia.
Entrare, realmente, per la prima volta alle spalle dello spettacolo, vedere come l’artista riesce a creare un legame così forte con ogni singolo membro e, in particolar modo, con quelli che sono i suoi fan, non fa altro che incrementare la stima per una persona così profondamente generosa. Ogni singola volta che si va in live, Michael cerca di legare con chi ha davanti, di non porre quasi nessuna barriera con il suo pubblico. Un’artista capace di legare il privato della famiglia che lo accompagna da più di 20 anni, omaggiandoli anche con sporadiche visite sul palco (un ragazzo della crew ha chiesto ad una delle colleghe di sposarlo proprio davanti una platea da tutto esaurito).


Tour stop 148, ripreso dalla Warner Bros., è capace di far commuovere come se si fosse direttamente sotto il palco; mostra il lato umano di un artista consapevole del fatto che se si trova su quel palco lo deve proprio a quelli che lui stesso definisce “eroi” oltre che ai suoi fan.
https://youtu.be/CI81T5dmFrk

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