#Lapiziaween: Le strade del male - Recensione

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martedì 13 giugno 2017

Animali Fantastici - Il ritorno della magia

Atteso dai “Potteriani” di tutto il mondo, finalmente il 17 novembre 2016, è arrivato nelle sale “Animali fantastici e dove trovarli”; film tratto dall’omonimo libro di J.K. Rowling, scrittrice e produttrice anche della pellicola. La direzione è stata seguita David Yates, regista di ben 4 episodi di Harry Potter e del più recente Tarazan.
Per quanto l’autrice del libro, al termine di Harry Potter, avesse annunciato che non ci sarebbero state altre storie sull’universo del maghetto, i fan della saga verranno attratti al cinema per altri 4 episodi oltre a questo.
La pellicola, ambientata nel 1926, narra la storia del giovane  Newt Scamander, un magizoologo, che arriva a New York dopo un lungo viaggio alla ricerca di creature magiche, ma per una serie di sfortunate combinazioni di eventi si assiste alla dispersione delle creature che porta con se nella propria valigia.
Attori di tutto rispetto sono i protagonisti di questo film da Newt interpretato dal premio oscar Eddie Redmayne, ma troviamo anche Katherine Waterston nel ruolo di Polpettina; Dan Fogler che è il No-mag Jacob; Colin Farrell nei panni dell’Auror Percival Graves; Credence interpretato da Ezra Miller e infine, in un cameo di tutto rispetto, Johnny Depp. Quest’ultimo, ai molti, potrebbe far storcere il naso visto che il personaggio, nella versione più giovane, nei capitoli di Harry Potter, è stato già impersonato da Jamie Cambpell Bower e da anziano Michael Byrne; Depp non sembra essere un Bower di 43 anni.
I fatti che si alternano in scena sembrano voler puntare alla simpatia, a far ridere il pubblico con il più classico umorismo americano delle gag, facendo risultare la pellicola più entusiasmante che è. Come hanno più volte sottolineato gli stessi attori nelle varie interviste mandate in onda, questo è un film che si concentra molto su una lotta razziale; il richiamo alla strage di Salem nella quale morirono milioni e milioni di innocenti, o anche la stessa considerazione che si ha delle creature magiche, porta verso un ostracismo nei confronti di quella che è la magia e delle creature che ne fanno parte. Come sottolinea lo stesso protagonista, a New York vige una legge che è addirittura più dura di quella presente in Inghilterra nel rapporto di convivenza con i No-Mag o Babbani.
Nella prima parte del film assistiamo a una narrazione piuttosto lenta, quasi come se si volesse un po’ allungare il brodo dei fatti con spiegazioni che lasciano comunque lo spettatore con i propri dubbi. Esistenza di alcune creature magiche, se non si presta la dovuta attenzione, risulta confusionaria e forviante, nonostante la semplicità con cui la trama viene svolta. Appare piuttosto ovvia, anche se non si è a conoscenza del libro, la sequenza degli eventi come tutto si incastra e si risolve. Ottimi dal canto loro gli effetti speciali che, in particolare, nella seconda parte del film riescono a catturare l’attenzione dello spettatore; lo spettatore ha incantesimi nuovi da conoscere e magie fatte con maestria da parte dei tecnici.

In conclusione, il film stupisce il pubblico che è ancora ingordo della magia presente in Harry Potter, anche se l’atmosfera non è lontanamente simile la lotta che si preannuncia nei capitoli successivi risulta entusiasmante.

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